Si può passare da un’integrazione avviata da alcuni Stati, “determinati a porre le fondamenta di una unione sempre più stretta fra i popoli europei” (è la nota formulazione impiegata dal preambolo del Trattato di Roma del 1957, istitutivo della Comunità economica europea), a una nuova fase storica, al centro della quale vi è una società democratica europea? Quali dovrebbero esserne le caratteristiche essenziali, non soltanto sul piano dei valori, ma anche sul piano delle regole operative, indispensabili per il buon funzionamento dei poteri pubblici e, in ultima analisi, per l’ordinata convivenza civile? Quali strumenti dovrebbero essere utilizzati, per contrastare i comportamenti incompatibili rispetto a quei valori, segnatamente da parte di uno o più governi nazionali?
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Sommario: 1. Introduzione. – 2. Betti e le potenzialità dell’interpretazione giuridica. – 3. Una nuova interpretazione del Trattato: il concetto di “società europea”. – 4. Problemi e prospettive.