ABSTRACT
La vicenda della Brexit ha riversato i propri effetti anche sulle elezioni per il rinnovamento della rappresentanza italiana al Parlamento europeo del 26 maggio 2019. Il legislatore europeo, con la Decisione (UE) n. 937/2018 del Consiglio Europeo, ha tentato di disciplinare preventivamente le conseguenze sulla composizione del Parlamento europeo nel caso in cui il recesso del Regno Unito dall’Unione Europea divenisse giuridicamente efficace a legislatura già avviata. Ciò ha ingenerato sia problemi di natura squisitamente tecnica legati al metodo di calcolo del quoziente elettorale, sia questioni di natura giuridica legati alla legittimità di atti non legislativi in ambito elettorale, attesa la espressa riserva di Assemblea sancita dall’art. 72 Cost.
The Brexit affair poured its effects also on the elections for the renewal of the Italian delegation to the European Parliament, held on 26 May 2019. By enacting the Decision (EU) 2018/937, the European Council tried to regulate in advance the consequences on the composition of the European Parliament in the event that the United Kingdom’s withdrawal from the European Union became legally effective with the parliamentary term already underway. This has given rise to both technical problems, related to the calculation method for the electoral quota, and juridical issues, linked to the legitimacy of non-legislative acts in the electoral field, given the express rule of law, enshrined in Article 72 of the Italian Constitution.
KEY WORDS: Brexit; European elections; European Parliament; electoral law; rule of law
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Sommario: 1. La legge elettorale europea. – 2. La Decisione (UE) 937/2018 del Consiglio Europeo. – 3. Il d.P.R. 22 marzo 2019 ed il comunicato stampa della Cassazione – 4. Conclusioni.