GIAPPONE: Michele Crisafi, I “fiori di ciliegio” mettono in imbarazzo il Primo ministro più longevo della storia giapponese, il cui progetto di revisione costituzionale per il 2020 rischia di appassire

Nel quadrimestre in oggetto sono proseguiti i passaggi formali necessari a sancire la transizione dal Periodo Heisei al Periodo Reiwa, quest’ultimo ufficialmente iniziato il 1° maggio attraverso la successione del 126° Imperatore del Giappone, Naruhito. Questi è succeduto al padre Akihito dopo due cerimonie simboliche, il Kenji-to-Shokei-no-gi (Cerimonia per la trasmissione delle insegne imperiali e del sigillo) ed il Sokui-go-Choken-no-gi (Prima Udienza dopo l’Accessione al Trono). Assecondando la scansione programmata già nel febbraio 2019 dal Governo giapponese, con l’ausilio del Ministero della Casa Imperiale, dal 22 al 31 ottobre si sono celebrate alcune cerimonie connesse al perfezionamento della transizione. Segnatamente, il 22 ottobre è stato il giorno del Sokuirei-Seiden-no-gi (Cerimonia per l’Intronizzazione) e del Shukuga-Onretsu-no-gi (Processione Imperiale successiva all’Intronizzazione): tali cerimonie sono poi state festeggiate attraverso dei banchetti – occasioni di colloqui ai massimi livelli con i rappresentanti dei circa duecento Paesi invitati – tradizionalmente ospitati sia dalla Corte Imperiale che dal Primo Ministro e consorte (rispettivamente Kyoen-no-gi e Naikaku-Soridaijin-Fusai-Shusai-Bansankai). La transizione al Periodo Reiwa potrà definirsi compiuta solo nell’aprile del 2020, in occasione del Rikkoshi-Senmei-no-gi (Cerimonia per la Proclamazione del Principe Ereditario, Fumihito) e relativa sua Prima Udienza al cospetto dell’Imperatore, che lo riconosce come successore (Choken-no-gi).

Per quanto concerne lo scenario internazionale, alla 74a Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 25 settembre, il Primo Ministro Abe ha evidenziato il soft power della diplomazia di Tōkyō nella ricerca di una composizione delle questioni in Medio Oriente, affermando che “il mio ruolo immutato è di sollecitare l’Iran, nelle sue vesti di grande potenza, a compiere azioni basate sulla saggezza derivante dalla sua storia gloriosa”. Riguardo alla Corea del Nord, Abe ha sostanzialmente perseguito un doppio binario. Da un lato “il Giappone sostiene l’approccio intrapreso dal Presidente Trump, secondo cui un futuro luminoso che ha cambiato le dinamiche intorno alla Corea del Nord deriva dal metodo con cui due leaders si parlano sinceramente tentando di risolvere i problemi sul tavolo”. […]

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