L’aggiornamento epidemiologico settimanale pubblicato dall’OMS il 31 agosto, sulla base dei dati ricevuti il giorno precedente dalle autorità nazionali, fotografa anche per il Giappone l’evoluzione della pandemia di Covid-19 all’estremo temporale di riferimento più vicino per la presente riflessione: 5.517 sono i nuovi positivi negli ultimi sette giorni, a fronte di un ammontare complessivo di contagi di poco superiore ai 67.000. Il totale dei decessi riferibile al Covid-19 è di 1264, di cui 88 nell’ultima settimana. Questi dati si coniugano con i parametri di 532 positivi e 10 deceduti ogni milione di abitanti, mentre la catena di trasmissione del virus viene catalogata come clusters of cases.
In Italia, comparativamente, il medesimo aggiornamento riporta 8.717 nuovi positivi settimanali, per un dato aggregato complessivo di 266.853. I deceduti in Italia sono stati in tutto 35.473, di cui 43 negli ultimi sette giorni, per dei rapporti rispettivamente di 4,414 casi e 587 vittime su un milione di abitanti. I crudi numeri summenzionati restituiscono un panorama assai diverso nei due Paesi, a conferma di una dinamica più “di tipo cinese” per quanto riguarda l’andamento epidemiologico giapponese, già riscontrabile nel quadrimestre precedente. Tōkyō ha adottato un modello di contenimento della diffusione del Nuovo Coronavirus non coercitivo, pur a fronte di una prima Dichiarazione di Emergenza nazionale già risalente al 7 aprile. Questa concerneva inizialmente sette Prefetture (Tōkyō, Kanagawa, Chiba e Saitama nel Kantō; le Prefetture di Ōsaka e Hyōgo nel Kansai; la Prefettura di Fukuoka nel Kyūshū), ma è stata estesa su tutto il territorio nazionale il 16 aprile. Tuttavia, impiegando le parole del Primo Ministro nel corso di una conferenza stampa del 7 aprile, “questa dichiarazione di stato di emergenza non è intesa in alcun modo come misura per chiudere le città o come lockdown sul modello che stiamo vedendo oltreoceano”. Ciò è verificabile inquadrando il provvedimento nella sua cornice sub-costituzionale, essendo stato varato in ottemperanza all’art. 32, par. 1 dell’Atto sulle Misure Speciali per Nuova Influenza […]