Il quadrimestre in esame inaugura la transizione del Giappone dal Periodo Heisei al Periodo Reiwa, concretizzatasi attraverso due passaggi formali. Dapprima, il 30 aprile, la piena efficacia della legge ad hoc, approvata nel giugno 2017, per l’abdicazione di Akihito (Tennō Heisei); il giorno successivo, il 1° maggio, si è formalizzata la successione del 126° Imperatore del Giappone, il primogenito Naruhito. La patrilinearità della successione è sancita dalla Legge sulla Casa Imperiale, in base al suo art. 1, per cui “il Trono Imperiale viene trasmesso ad un maschio di lignaggio imperiale nella linea maschile”. L’art. 4 della medesima Legge sulla Casa Imperiale prevede tuttavia che “subito dopo il decesso dell’Imperatore, l’erede imperiale accede immediatamente al Trono”. Per quanto riguarda le previsioni costituzionali in materia, la Costituzione del Giappone stabilisce che “il Trono Imperiale è dinastico e la sua successione in accordo con la Legge sulla Casa Imperiale approvata dalla Dieta” (art. 2). Un secondo rimando alla Legge sulla Casa Imperiale è all’art. 5, che statuisce che in caso di Reggenza – le cui condizioni sono puntualmente previste nella Legge sulla Casa Imperiale (artt. 16-21) – le pubbliche funzioni appannaggio dell’Imperatore sono assolte dal Reggente.
Il circuito così costruito esclude l’istituto dell’abdicazione per l’Imperatore giapponese e la giustificazione per l’assenza di una esplicita previsione in tal senso, in Costituzione o nella Legge sulla Casa Imperiale, risiede nel processo di democratizzazione esogeno di tipo monopolistico verificatosi in Giappone al termine del secondo conflitto mondiale. La c.d. Costituzione Meiji si caratterizza per l’implementazione del principio monarchico in un modello contraddistinto dalla sovrapposizione di una forma di Stato teocratica alle strutture di una monarchia costituzionale “pura” di tipo tedesco. Pertanto la depoliticizzazione e laicizzazione dell’istituzione imperiale operata dall’occupante statunitense si incarna nella figura di Hirohito, (Tennō Shōwa, padre di Akihito), la cui permanenza sul Trono del Crisantemo risulta cruciale, nella visione macarthuriana, per guidare la transizione democratica del Paese. […]