ABSTRACT
Il saggio si propone di indagare se la Corte costituzionale nella sent. n. 194/2019, non consentendo il vaglio di ammissibilità di cinque ricorsi regionali che impugnavano alcune disposizioni del decreto legge n. 113/2018, abbia alimentato la presenza di “zone d’ombra” e “zone franche” nella tutela giurisdizionale dei diritti. Al fine di rispondere a tale interrogativo, in primo luogo, vengono esaminati i profili maggiormente criticati dalla dottrina del cosiddetto Decreto sicurezza poiché potenzialmente lesivi di diritti degli stranieri costituzionalmente garantiti, ma non giudicati nel merito dalla Corte. In secondo luogo, tenendo in considerazione il caso di specie, sono sviluppate alcune riflessioni inerenti ai limiti del giudizio in via principale quando vengono sollevate questioni che attengono ai diritti fondamentali e, quindi, si riferiscono soprattutto a parametri extra-competenziali. A questo riguardo, il contributo approfondisce, in particolare, la posizione di svantaggio delle Regioni rispetto allo Stato e accenna alle alternative avanzate dagli studiosi per un superamento di simili malfunzionamenti della giustizia costituzionale italiana.
The essay aims to investigate whether the Constitutional Court in the judgment no. 194/2019, deciding the inadmissibility of five regional claims on some provisions of the decree law no. 113/2018, has increased the presence of “gray areas” and “loopholes” in the judicial protection of rights or not. To answer this question, in the first place, the aspects of the so-called Security Decree most criticized by the scholarship are examined since they may violate rights of foreign nationals guaranteed by the Constitution, although they have not been judged on the merits by the Court. Secondly, taking into account the present case, some reflections are developed concerning the limits of the principaliter proceeding when this touches issues that regard fundamental rights and, therefore, reference is made mainly to parameters which indirectly interfere with legislative competences. Especially, the paper explores the disadvantages of the Regions when compared to State referral and it analyses the alternatives proposed by scholars in order to overcome the failures of the Italian system of constitutional justice.
PAROLE CHIAVE: diritti degli stranieri, giustizia costituzionale, giudizio in via principale, zone d’ombra, zone franche.
KEYWORDS: rights of foreign nationals, constitutional justice, principaliter proceeding, gray areas, constitutional loopholes.
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Sommario: 1. Introduzione. – 2. “Decreto sicurezza” e non cittadini: le principali forme di garanzie potenzialmente a rischio. – 3. Il caso della sentenza n. 194 del 2019 della Corte costituzionale. – 4. “Zone franche” e “zone d’ombra” nel giudizio costituzionale dei diritti. – 4.1. La posizione di svantaggio delle Regioni rispetto allo Stato nell’accesso al giudizio di legittimità in via principale. Il ricorso alla “ridondanza” come strumento parzialmente risolutivo. – 4.2. Quali soluzioni alternative per il superamento delle “ombre” della giustizia costituzionale? – 5. Conclusioni.