L’Autore del volume in commento, Senatore della Repubblica, prima per il Partito democratico ed in seguito per il Movimento democratico e progressista, non è un accademico di professione ma è uno scrittore con anni di esperienza alle spalle. Giornalista pubblicista e studioso della storia del socialismo e della Resistenza, è stato Presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Provincia di Alessandria (Isral) ed ha all’attivo diverse pubblicazioni, tra cui la biografia di Giuseppe Romita e Giuseppe Saragat. Nel volume “Fuga dalle urne”, il suo intento è quello di ripercorrere, numeri alla mano, le diverse tappe della partecipazione elettorale entro i confini nazionali.
Un viaggio che parte dal voto per censo, prosegue attraverso l’estensione di voto fino al suffragio universale e giunge a quella che fu definita come “seconda Repubblica” e alla “tempesta perfetta” del 2013, in cui si sono saldate tendenze di breve e lungo periodo causando quella che egli stesso definisce una vera e propria “fuga dalle urne”. Fornaro apre l’introduzione del proprio volume attraverso una citazione di Gherardo Colombo sulla democrazia e la partecipazione, infatti, per l’Autore “spesso si dimentica che la partecipazione elettorale rappresenta uno dei principali indicatori del corretto funzionamento del rapporto tra cittadini e istituzioni e quindi, in ultima istanza, della democrazia” (cfr. p. 14). […]
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