Abstract [It]: Il presente lavoro evidenzia l’inadeguatezza della regolazione pubblica come una delle cause più rilevanti della corruzione. In particolare, la prima sezione analizza la possibilità di applicare un approccio rawlsiano alle questioni etiche ed alle regolazioni della pubblica amministrazione. Negli Stati Uniti A Theory of Justice di John Rawls ha influenzato gli obblighi degli amministratori pubblici, la portata della partecipazione dei cittadini alle procedure pubbliche, nonché l’equa distribuzione dei servizi pubblici. Questo approccio può essere applicato anche ai sistemi amministrativi europei. Seguendo una tale visione, la corruzione istituzionale, derivante da un eccesso di regole, potrebbe essere qualificata come uno “svantaggio” che danneggia la società nel suo complesso e produce una perdita di benessere per un Paese. Il contributo si pone, dunque, nel senso di prospettare che, se si adottasse una visione rawlsiana, si dovrebbero predisporre misure effettive, non solo di natura repressiva/penale, ma soprattutto di natura preventiva, come leggi e regolazioni efficaci ed in numero congruo. Conseguentemente, la seconda sezione del contributo si concentra sulla connessione tra l’introduzione di normative efficaci e la riduzione della corruzione. Infine, la terza sezione prende in considerazione le Law Commissions come modello organizzativo da adattare, sia pure con le opportune differenze, alla struttura istituzionale italiana, al fine di implementare una migliore regolazione, nonché una semplificazione di quella esistente.
Abstract [En]: This study highlights inadequate public regulation as one of the most relevant causes of corruption. In particular, the first section analyses the possibility of applying a Rawlsian approach to the ethical issues of public administration. In the United States John Rawls’ Theory of Justice has influenced the obligations of public administrators, the scope of citizens participation in public procedures, and the equitable distribution of public services. This approach can also be applied to European administrative systems. Institutional corruption could be qualified as a “disadvantage” that harms society as a whole and produces a loss of well-being for a country. Thus, if a Rawlsian vision is adopted, strong measures should be prepared, not only of a repressive/penal nature, but primarily of a preventive nature, such as effective laws, that guide the behaviour of governments and citizens. Consequently, the second section of the paper focuses on the connection between the provision of effective regulations and a reduction in corruption. Finally, the third section takes Law Commissions as an organizational model to be adapted to the Italian institutional structure, to implement better regulations, as well as a simplification of the existing ones, to reduce an excess of rules, which is fertile ground for increasing discretionary, bureaucratic powers, and therefore opportunities for corruption.
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Sommario: 1. Applying Rawls’ approach to ethical issues in public administration as a bulwark against corruption. – 2. Quality of regulation and prevention of corruption. – 3. In search of quality of regulations: Law Commissions as a model to introduce into Italy.