Senza dubbio l’evento più significativo degli ultimi quattro mesi in Russia è stata la tentata rivolta armata del Gruppo Wagner, lanciata dal suo leader Prigožin il 23 giugno, abortita quasi subito nell’arco di una giornata. La reazione delle autorità all’annunciata “marcia della giustizia” su Mosca, indetta da Evgenij Prigožin, è stata abbastanza contenuta. Fondamentalmente, nelle prime ore, sono state rilasciate diverse dichiarazioni, come ad esempio le dichiarazioni del Ministero della Difesa che confutavano l’accusa di attacco delle forze armate russe ai campi dei paramilitari oppure la censura, da parte del Presidente e di altri politici, nei confronti dei mercenari che hanno partecipato alla ribellione. In particolare, nel suo videomessaggio alla nazione, il Presidente Putin ha accusato i ribelli di tradimento e di averlo “pugnalato alle spalle”, paragonando la situazione con l’inizio di una guerra civile. [..]
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SOMMARIO: INTRODUZIONE. – SEZIONI: 1. Elezioni. – 1.1. L’organizzazione delle elezioni di settembre nelle nuove regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporižžja e Kherson. – 2. Parlamento. – 2.1. Il perfezionamento del meccanismo di reclutamento e le altre iniziative della Duma in tema di servizio militare. – 2.2. Un controllo sempre più aspro sul rispetto della disciplina sugli “agenti stranieri” e la stretta sulle persone transgender: verso una politica dell’esclusione? – 3. Governo. – 3.1. Ripensare e reinterpretare la storia: un manuale di storia unico per le scuole russe.