“Unlikely Coalition”, “Change Coalition”, “Anti-Bibi Coalition”. Sono molte le etichette che gli analisti usano per provare a cogliere l’essenza dell’eterogenea maggioranza parlamentare che – non senza fatica e dopo molti anni – ha rimpiazzato Benjamin Netanyahu alla guida del paese. Il quadrimestre analizzato, che va da settembre a dicembre 2021, vede i membri della coalizione di Governo fare innanzitutto i conti con le proprie differenze e con la necessità di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Provare a tracciare una traiettoria lineare del nuovo Esecutivo è però un obbiettivo al momento poco prudente: l’ordinamento israeliano è entrato a tutti gli effetti in una fase nuova ed è forse prematuro proporsi di individuare dei tratti caratteristici dei nuovi equilibri, ancora del tutto in evoluzione.
ISRAELE: Enrico Campelli, La traiettoria della “unlikely coalition” e lo stato di salute delle istituzioni
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