Nato nel 1892 a Kiev, Boris Mirkine-Guetzévicth si laureò in Scienze giuridiche all’università di Pietrogrado. Nel 1917 riuscì ad ottenere la licenza per l’insegnamento e fu chiamato, durante il governo Kerenskij, a ricoprire la cattedra di Diritto Internazionale presso la Facoltà di Diritto di Pietrogrado1. La fine del regime zarista aveva esaltato l’animo di molti e in particolare di chi, come Guetzévitch, aveva fatto propria l’ideologia liberale: per qualche tempo egli fu infatti fermamente convinto che il governo provvisorio Kerenskij potesse dare al Paese quella stabilità da lui tanto desiderata. La vittoria bolscevica nell’ottobre minò ogni sua certezza: il suo orientamento politico ed i suoi scritti ostili al nuovo regime resero inevitabile la scelta dell’esilio. Boris Mirkine-Guetzévicth fu dunque costretto a rifugiarsi ad Odessa nel 1919 e, dopo l’occupazione di quest’ultima ad opera dell’Armata Rossa, dovette fuggire nuovamente, questa volta a Parigi, che lo accolse nel 1920.
Il regime bolscevico, causa principale del suo esilio, fu analizzato da Guetzévicth dal punto di vista giuridico-istituzionale in diversi saggi e articoli2, dando origine, secondo le parole di Georges Langrod, a un’opera “pionieristica e precorritrice”3 a causa del vuoto che regnava in Occidente circa la conoscenza anche teorica del regime comunista in quel particolare periodo. Tuttavia, non accontentandosi di un’analisi a suo dire ristretta, Guetzévitch inserì i suoi studi sul regime sovietico all’interno di una cornice più ampia, confrontando ed analizzando i diversi cambiamenti costituzionali avvenuti all’interno del più ampio contesto europeo a partire dagli anni Venti del Novecento. Sotto questa nuova luce nacque una delle più grandi opere di Diritto comparato del Novecento, ovvero Les Constitutions de l’Europe nouvelle, pubblicata nel 1928. […]
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Di seguito si riporta il sommario dell’articolo: 1. Boris Mirkine-Guetzévitch: un giurista, un esule. – 2. La costruzione del socialismo. – 3. La Costituzione della R.S.F.S.R. – 4. la Repubblica di Choresme e la Repubblica di Boukhara. – 5. La Costituzione federale.