Abstract [It]: Il contributo evidenzia la singolare combinazione tra un sistema elettorale maggioritario, il successo dirompente di un partito e la sorte di alcuni istituti di garanzia in una giovane democrazia come quella ungherese. Si è riscontrato come la coincidenza tra questi fattori, accentuata dalla natura del partito vincitore, abbia determinato effetti sull’applicazione dello stesso principio di maggioranza, che assume ormai valore pressoché assoluto e incontrastato, al quale tutti gli strumenti che avrebbero dovuto mitigarlo finiscono invece per essere subordinati.
Abstract [En]: The article highlights the singular combination of a majority electoral system, the explosive success achieved by a political party and the fate of the guarantee institutions in a young democracy like Hungary’s. It has been found that the coincidence between these factors, accentuated by the nature of the winning party, has an impact on the application of the majority principle itself, which by now assumes an absolute and unchallenged value, to which all the instruments that were supposed to mitigate it end up instead be subordinate.
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SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Le scelte costituenti originarie: in parte maggioritarie, in parte consensuali. – 3. La loro interpretazione dopo il 2010: verso una piega ipermaggioritaria illimitata. – 4. La sottomissione della Corte costituzionale alla logica maggioritaria: effetto paradossale di una scelta di ‘democratizzazione’.