L’estate del 2023 accompagna la Polonia verso le terze elezioni politiche, a intervallo regolare, della sua involuzione illiberale (se per le prime si considerano quelle del 2015, che diedero avvio a questo cammino). La solidità di questo nuovo assetto si trova nella totale incertezza, dato che i sondaggi dell’opinione pubblica, sia quelli aventi ad oggetto temi di interesse generale, sia quelli più concentrati sulle intenzioni di voto, rivelano una spaccatura della società, tale per cui appaiono al momento concrete sia le prospettive di un ripristino graduale di una democrazia su assetto liberale, conforme alla Costituzione del 1997, sia quelle di un consolidamento del sistema attuale di fatto, in vista di una sua crescente chiusura all’esterno e di un’ulteriore trasformazione in senso autoritario.
La maggioranza parlamentare non esita intanto a usare tutti gli strumenti a disposizione di un ordinamento fondato su un abusive constitutionalism per piegare nella massima misura possibile ai propri interessi gli esiti di un responso elettorale che si prospetta molto più incerto di quello precedente del 2019. Il primo di questi mezzi, il più conosciuto anche all’estero, è la creazione di una Commissione atipica dal carattere ibrido, con ampi poteri di […]
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SOMMARIO: INTRODUZIONE. – SEZIONI: 1. Partiti ed elezioni. – 1.1. La presentazione delle liste e delle candidature per il Sejm e per il Senato. – 2. Parlamento. – 2.1. Approvazione definitiva della c.d. lex Tusk (e della sua modifica). – 2.2. Non c’è consenso nella maggioranza per sbloccare il Tribunale costituzionale abbassando il suo quorum. – 2.3. Modificata la legge sul referendum per consentire l’accorpamento con le elezioni – 3. Governo. – 3.1. Una piena (?) intesa con l’Italia per una Polonia in conflitto con l’UE. – 3.2. Presentato un ricorso per ottenere la riduzione del quorum strutturale nel Tribunale costituzionale. – 3.3. Kaczyński rientra al Governo dopo un anno di assenza. – 4. Capo dello Stato. – 4.1. La promulgazione della c.d. lex Tusk e la richiesta di modifiche alla stessa. – 4.2. Elezioni legislative indette per il 15 ottobre. – 5. Corti. – 5.1. La decisione di non decidere sul proprio quorum.