SEMINARIO
LA RIFORMA ELETTORALE: I PRO E CONTRO DELL’ITALICUM
A cura di Alessandro Gigliotti
I saggi che la rivista Nomos pubblica nel presente numero traggono origine da un convegno promosso dal Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Roma “La Sapienza” e dal Master in Istituzioni parlamentari “Mario Galizia” per consulenti d’Assemblea, tenuto il 20 maggio 2015 presso il medesimo Ateneo e intitolato emblematicamente “I pro e contro dell’Italicum”. All’evento hanno preso parte Fulco Lanchester, direttore del Master, Gaetano Azzariti e Stefano Ceccanti. I saggi riprendono, con alcune integrazioni, le relazioni orali svolte durante il convegno.
L’iniziativa segue di poche settimane la promulgazione della legge di riforma del sistema di elezione della Camera dei deputati – legge 6 maggio 2015, n. 52, nota appunto come Italicum – e si inserisce compiutamente nel dibattito oramai trentennale sulle riforme costituzionali ed elettorali nell’ordinamento italiano. Senza entrare nel merito delle vicende politico-istituzionali meno recenti, è bene evidenziare che l’occasio legis è stata propiziata dalla nota sentenza n. 1 del 2014 della Corte costituzionale, con cui il giudice delle leggi ha dichiarato costituzionalmente illegittime alcune parti della legge Calderoli – legge 21 dicembre 2005, n. 270 – e, segnatamente, le disposizioni che prevedevano il premio di maggioranza e quelle che non consentivano l’espressione di un voto di preferenza da parte dell’elettore. […]
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Di seguito si riporta il sommario dei saggi: 1. Alessandro Gigliotti, Introduzione. – 2. Fulco Lanchester, Innovations institutionnelles et séparation des pouvoirs:considérations sur le dangereux chevauchement des différentes lois électorales italiennes. – 3. Gaetano Azzariti, Legge elettorale e democrazia d’investitura. Quattro criticità costituzionali per un modello di democrazia. – 4. Stefano Ceccanti, L’Italicum come rimedio alla frammentazione.