Il 15 ottobre 2014, nella settimana al termine della quale si è svolta la prevista beatificazione di Giovanni Battista Montini-Paolo VI, il dottorato e il Master di istituzioni parlamentari incardinati presso il Dipartimento di Scienze Politiche hanno inteso cogliere tale occasione per una riflessione scientifica che integrasse vari approcci disciplinari, come nella propria tradizione, per cogliere i significati civili, nazionali e internazionali, del pontificato che ha concluso il Concilio Vaticano II e che ha guidato la prima turbolenta fase di implementazione del medesimo.
Fulco Lanchester ha quindi introdotto i principali nodi tematici connessi al pontificato, introducendo la relazione di Gianfranco Pasquino sull’importanza del fattore religioso nella Terza Ondata democratica, riprendendo e sviluppando soprattutto le elaborazioni di Samuel Huntington, in interazione con Oreste Massari. Questo primo blocco di interventi riprende pressoché alla lettera gli interventi svolti in quella sede.
Sono stati quindi esaminati tre contesti peculiari. Anzitutto quello americano, che ha svolto un ruolo-guida di traino nell’accettazione della libertà religiosa (relazione di Pamela Harris in dialogo con Luca Diotallevi a cavallo tra filosofia e sociologia della politica, con interventi parzialmente rivisti e ampliati rispetto a quelli pronunciati), quindi quello spagnolo, luogo di ricaduta con profonda discontinuità rispetto agli assetti pe-conciliari (relazione di Carlos García de Andoin in dialogo con Gianluca Passarelli, combinando analisi storica, teologica e politologica: i testi coincidono sostanzialmente con quelli pronunciati), infine quello italiano, in parte anticipatore e in parte problematico nell’attuazione, sulla base delle ricostruzioni di Pietro Scoppola (relazione di Marco Damilano che non poté essere pronunciata allora per impedimento dell’autore, in dialogo con Umberto Gentiloni Silveri, che ha quindi riformulato il testo). Infine il vaticanista Luigi Accattoli precisa come Francesco, riprendendo il programma riformista di Montini, congelato a lungo per timori di strappi, proietti così il pontefice bresciano verso il futuro con impatti significativi anche nel rapporto con le istituzioni civili e le opinioni pubbliche, in parte illustrate nelle conclusioni di Stefano Ceccanti, entrambi con lievi correzioni rispetto al testo originario.
(Stefano Ceccanti)
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