Non vi è dubbio che la pandemia da COVID-19 abbia rappresentato un evento di portata globale, capace di incidere sulle fondamenta dei sistemi politici, economici e sociali dei Paesi colpiti. Se le cronache, negli ultimi tempi, ne danno meno notizia, è solo perché la rilevanza di tale fenomeno è diventata d’improvviso secondaria di fronte all’esplosione di un altro evento, ancora più drammatico, quale il conflitto in Ucraina. Ciò nonostante, è innegabile che la pandemia abbia costituito uno spartiacque nella storia recente, avendo alterato le strutture sociali che ritenevamo, ormai, del tutto acquisite. Nel caso specifico dell’Unione europea (UE), tuttavia, l’emergenza sanitaria sembra aver fornito il presupposto per dare nuova linfa alla costruzione europea, come confermano i consistenti interventi economici predisposti con rapidità dalle istituzioni europee, nonostante qualche tentennamento iniziale. È in questa prospettiva che si inserisce il recente volume di Federico Fabbrini, Next Generation EU. Il futuro di Europa e Italia dopo la pandemia, edito da Il Mulino. […]
Lorenzo Di Anselmo, Recensione a F. Fabbrini, Next Generation EU. Il futuro di Europa e Italia dopo la pandemia, Bologna, Il Mulino, 2022, pp. 144
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