Luca Bartolucci, Recensione a F. Capriglione, R. Ibrido, La Brexit tra finanza e politica. Le prospettive del processo di integrazione costituzionale in Europa, Milano, UTET, 2017, pp. 164

Oltre l’orizzonte un declivio di tristezza: la dedica (F. O’Hara, Versi per i biscotti della fortuna) che apre il volume di Francesco Capriglione e Renato Ibrido sintetizza il pessimismo degli Autori sulle prospettive del processo di integrazione costituzionale in Europa, che viene analizzato attraverso la lente d’ingrandimento della fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione europea. Gli Autori, tuttavia, non perdono la speranza in un cammino che, sebbene si presenti irto di asperità ed ostacoli, sembra non potersi rinunciare se si crede ancora nel ‘sogno europeo’ come “antidoto all’isolazionismo e portatore di pace e benessere” (p. 11).

Il volume è agile ma complesso, dal taglio multidisciplinare: spazia infatti dal diritto costituzionale al diritto dell’economia, dal diritto dell’Unione europea alle relazioni internazionali, dalla geopolitica alla geoeconomia. Il voto referendario del 23 giugno 2016 del Regno Unito “incide profondamente non solo sulle relazioni della Gran Bretagna con gli Stati membri dell’Unione, bensì sugli stessi equilibri complessivi di quest’ultima” (p. 1). La Brexit, lungi dall’essere un caso a se stante, assume “una funzione catalizzatrice delle possibili trasformazioni che, nei prossimi anni, sarà dato riscontrare in ambito europeo” (p. 2). Alla luce di queste premesse, gli Autori si sono così interrogati sulle implicazioni del voto britannico, valutandone gli esiti anche con riferimento alla possibilità di dar corso al processo costituente europeo. L’analisi inizia con un primo bilancio degli esiti della Brexit dopo un anno dal voto referendario. I dati economici indicano un situazione decisamente diversa da quella ipotizzabile all’indomani del referendum. Questo potrebbe essere dovuto all’aumento delle esportazioni legato al deprezzamento della sterlina, nonché ad una riduzione delle  importazioni: i dati possono dunque essere letti come una reazione circoscritta al breve termine. Suggestiva l’immagine usata da Iain Begg, secondo il quale sarebbe ardito dire che l’economia britannica ha superato indenne Brexit: infatti, l’immagine che può descrivere la situazione “è quella di Willy Coyote che salta dal precipizio e continua […]

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