Nello scrivere il necrologio di Michele Barillari, Rinaldo Orecchia – principale collaboratore di Giorgio del Vecchio – ne ricorda i primi lavori ‘letterari’: nel 1890 un volume di Studi su la satira latina e nel 1894 uno di Studi critici in cui coniuga ‘l’attitudine filologica’ con quella speculativa.
È Vincenzo Lilla , maestro dell’Università di Messina, ad esercitare su di lui un’influenza tale da indurlo a riprendere gli studi cosiddetti puri, vale a dire senza l’incidenza specifica della narrativa. Questo ordine di ricerche lo porta verso la filosofia del diritto, alla quale si appassiona a tal punto da pubblicare, nel 1903, un saggio dal titolo Dell’influenza della filosofia del diritto nell’interpretazione della legge, per il quale riceve apprezzamenti da Pessina, Filomusi Guelfi e Fiore. […]
Luisa Avitabile, Michele Barillari, un poliedrico filosofo del diritto
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