Gli effetti del risultato referendario del 4 dicembre 2016 hanno indubbiamente avuto ripercussione anche nel quadrimestre ivi trattato. Dopo la formazione del governo Gentiloni, le forze politiche, consce della difficile situazione instabile venutasi a creare, hanno cercato di trovare un accordo sulla legge elettorale che rispondesse ai suggerimenti pervenuti dalla consulta con la sentenza n. 35/2017. Impasse. Il sistema istituzionale italiano e le forze politiche che lo animano aspettano inesorabilmente la fine della XVII Legislatura. La campagna elettorale serpeggia silenziosamente, i partiti si comportano come duellanti prossimi al confronto, timorosi di mostrare il fianco perché ancora incerti sul da farsi. L’appuntamento elettorale è ormai prossimo, i fallimenti del referendum costituzionale ed i tentativi di modificare la legislazione elettorale in senso stretto, ai fini di una sua armonizzazione, pongono l’attenzione dei partiti politici sulla necessità di ritrovare e definire loro stessi, sotto i profili della leadership, delle alleanze che dovranno necessariamente delineare e delle piattaforme programmatiche da presentare all’elettorato.
Alcuni appuntamenti che hanno caratterizzato il quadrimestre appena trascorso ne danno prova. Si fa riferimento in primo luogo alla celebrazione delle primarie del Partito democratico, conclusesi con la proclamazione dell’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Segretario nazionale, che hanno ridato nuova linfa al partito stesso, stabilizzandone la sua organizzazione interna e, di fatto, promuovendo la riapertura di uno spiraglio per un sereno e costruttivo dibattito sulla legge più politica di tutte. Il rilancio della piattaforma politica ha interessato anche la Lega Nord, all’interno della quale per la prima volta i militanti hanno partecipato attivamente alla scelta del Segretario federale. Da questo punto di vista, la conferma di Matteo Salvini, avvenuta il 13 maggio, ha contribuito a rafforzare il progetto politico da questi portato avanti. […]