Il contributo del modello tedesco al costituzionalismo sudafricano può essere apprezzato nel suo carattere sia statico che dinamico, analizzando da una parte la recezione del diritto tedesco nel processo di elaborazione e redazione della Costituzione del Sudafrica (di quella ad Interim del 1993 e di quella definitiva del 1996) e dall’altra l’ampio utilizzo del diritto tedesco da parte della Corte costituzionale sudafricana.
Si tratta di un fenomeno che merita di essere studiato e approfondito per l’interesse che tali “trapianti” giuridici e/o “prestiti” normativi suscitano, considerata anche la “distanza” (almeno apparente) tra gli ordinamenti considerati e la circostanza per cui, se la tradizione del diritto romano-tedesco nell’area del diritto privato è connaturata all’evoluzione storica del Sudafrica, lo stesso non può dirsi per l’area del diritto pubblico, dominata dalla common law e dall’esempio canadese e statunitense. Sicché la notevole influenza esercitata dal diritto costituzionale tedesco nel contesto sudafricano costituisce un’eccezione rispetto al panorama generale di riferimento e come tale va indagata e spiegata. Sottolineano al riguardo B. Markesinis e J. Fedtke che «la Germania è stata l’unico Paese al di fuori del mondo di common law e della comunità giuridica di lingua inglese che ha ricevuto tanta attenzione dai creatori del nuovo ordine costituzionale sudafricano».
Oltre che sintomatico della contaminazione tra sistemi giuridici e della circolazione di idee che si snoda da un continente all’altro, l’apporto tedesco al costituzionalismo sudafricano assume una rilevanza e un significato generale, perché per un verso mostra l’importanza crescente della comparazione quale metodo della ricerca scientifica e fattore di ispirazione ed impulso per lo sviluppo e l’evoluzione del diritto costituzionale e della scienza giuridica nel suo complesso e per l’altro costituisce una vera e propria cartina di tornasole del ruolo del diritto comparato come tecnica dell’interpretazione e fonte del diritto.
In quest’ottica di scambio e di crescita culturale e scientifica, oltre che giuridica, tra la realtà tedesca e quella sudafricana si collocano tanto la Deutsch-Südafrikanische Juristenvereinigung / German-South African Lawyers Association (DSJV/GSLA) tanto la Schriftenreihe für Recht und Verfassung in Südafrika. La prima, fondata nel 1991, è un’associazione bilaterale, aperta a tutti i giuristi che si interessano di diritto tedesco e sudafricano, volta a promuovere la formazione, la collaborazione e il confronto tra gli intellettuali dei due Paesi e a favorire studi e lavori che abbiano ad oggetto tali ordinamenti. La seconda è una Collana di studi giuridici, edita dalla casa editrice Nomos di Baden-Baden; nata nel 1998 sotto l’impulso dei Professori Ulrich Karpen, Hans-Peter Schneider, Oliver C. Ruppel e Hartmut Hamann, che ne costituiscono i curatori, il suo obiettivo è appunto quello di incrementare gli studi comparatistici tra Germania e Sudafrica. Supportata da un comitato scientifico, composto da nomi illustri come i giudici Laurie W.H. Ackermann e Yvonne Mokgoro nonché i professori Gerhard Erasmus, Philip Kunig, Lourens du Plessis e Reinhard Zimmermann per citarne alcuni, essa finora annovera al suo interno ventidue lavori che hanno contribuito in maniera precipua a rendere reciprocamente accessibili i due sistemi e a consolidare le conoscenze in questo settore. Per il particolare rilievo che esse hanno per il diritto pubblico si rammentano le seguenti opere: T.M. Grupp, Südafrikas neue Verfassung. Mit vergleichender Betrachtung aus deutscher und europäischer Sicht, Baden-Baden, Nomos, 1999; J. Fedtke, Die Rezeption von Verfassungsrecht. Südafrika 1993 – 1996, Baden-Baden, Nomos, 2000; E.D. Schmid, Die Grundrechtsjudikatur des Verfassungsgerichts der Republik Südafrika, Baden-Baden, Nomos, 2000; O. Mireku, Constitutional Review in Federalised Systems of Government. A Comparison of Germany and South Africa, Baden-Baden, Nomos, 2000; J. Kramer, Apartheid und Verfassung. Das Staatsrecht als Instrument der Rassentrennung und ihrer Überwindung in Südafrika, Baden-Baden, Nomos, 2000; S. David, Die Verteilung der Gesetzgebungskompetenzen im südafrikanischen Verfassungsrecht, Baden-Baden, Nomos, 2001; T. Gas, Affirmative Action in der Republik Südafrika. Unter Berücksichtigung verfassungsvergleichender Bezüge, Baden-Baden, Nomos, 2002; S. Seedorf, Die Wirkung der Grundrechte im Privatrecht in Südafrika, Baden-Baden, Nomos, 2005; M. Wittneben, Die Rolle des National Council of Provinces in der südafrikanischen Verfassung, Baden-Baden, Nomos, 2005; H. Thiedemann, Judicial Independence. Eine rechtsvergleichende Untersuchung der Sicherung unabhängiger Rechtsprechung in Südafrika und Deutschland, Baden-Baden, Nomos, 2007. […]
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Di seguito si riporta il sommario del saggio: 1. Introduzione 2. La recezione del diritto costituzionale tedesco nel drafting-process della Costituzione sudafricana 3. L’uso del diritto straniero da parte della Corte costituzionale del Sudafrica con particolare riferimento al deutsche Recht 4. Partiti spariti, partito centralizzato e nuove collaborazioni 5. Conclusione