Nel complesso itinerario del pensiero di Vezio Crisafulli, coerentemente teso alla ricerca dell’equilibrio fra diritto e politica1, la riflessione sullo Stato e la sua crisi (che l’Autore sviluppa in particolare nei saggi successivamente raccolti nel volume Stato popolo governo.
Illusioni e delusioni costituzionali) rappresenta, insieme a quella straordinaria sui principi generali del diritto, uno dei momenti più intensi sia per la possibilità che offre di ricostruire storicamente il contributo del grande costituzionalista alla cultura giuridica del nostro paese, sia per la forte attualità di molti temi proposti. Crisafulli, avendo come obiettivo lo studio dello Stato da una prospettiva di teoria generale, ma anche tenendo ben presente le vicende storico-istituzionali dello Stato italiano, prende le mosse della sua riflessione cogliendo lo Stato “nel suo nesso imprescindibile con il popolo, che ne costituisce la sostanza vivente e la ragion d’essere, senza del quale l’organizzazione governante si ridurrebbe a mera astrazione (un guscio vuoto e, nella migliore delle ipotesi, un meccanismo giuridico fine a se stesso). Lo Stato-comunità, perciò, nella sua continuità storica, che permane oltre il mutare dei regimi politici e dei relativi ordinamenti giuridici, oltre ogni mutamento quantitativo della popolazione ed ogni variazione territoriale, grande o piccola che sia: finché (e perché) resti fermo quel vincolo politico unitario, che fa assurgere una collettività a stato, contrassegnandone l’identità”2.
La novità più rilevante della Costituzione italiana, e, direi, più in generale, dello Stato contemporaneo (come aveva colto con la consueta maestria e profondità Giuseppe Capograssi nel 1922, nel saggio La nuova democrazia diretta3), inteso come sviluppo in senso democratico partecipativo-rappresentativo dello Stato moderno e come tentativo di conciliare “Stato di diritto” e “Stato sociale”, non è data solo […]
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Sommario: 1. Premessa; 2. Dallo Stato-persona allo Stato-comunità; 3. Il principio d sovranità preso sul serio; 4. Sovranità e partiti politici; 5. La visione della crisi.