ABSTRACT
Il testo esamina le iniziative di promozione etica adottate delle assemblee elettive ed in particolare l’uso e il ruolo, all’interno delle stesse, dei codici di condotta. L’analisi ricostruisce genesi e tratti essenziali del codice di condotta della Camera dei deputati e di quello del Parlamento europeo evidenziando similitudini e differenze tra le due esperienze. Particolare attenzione viene inoltre dedicata all’inquadramento costituzionale di tali strumenti di autoregolamentazione, alla loro natura giuridica in quanto strumenti di soft law e al loro grado di efficacia anche alla luce della prassi applicative fino ad oggi consolidatasi.
The paper explores the juridical instruments aimed at promoting ethical behaviours among parliamentary members. The focus is on the origin, the role and the main features of the codes of conduct adopted within the context of both the Italian Chamber of deputies and the European Parliament, with the purpose of highlighting the relevant differences through a comparative approach. The analysis of the juridical nature of the code of conducts as self-regulation instruments and of their effectiveness is carried out through the constitutional lens, as well as taking into consideration the practical implementation developed to date.
PAROLE CHIAVE: soft law – codici di condotta – codici etici – Camera dei deputati – Parlamento europeo
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SOMMARIO: 1. Le iniziative sovranazionali di promozione dei codici di condotta delle assemblee elettive; 2. Il Codice di condotta della Camera dei deputati: origine, ratio e contesto sovranazionale; 2.1. Contenuto; 2.2. Profili giuridici e metodo di approvazione; 2.3. Il rapporto del Codice con i regolamenti parlamentari e prime osservazioni sul suo funzionamento; 3. Il codice di condotta del Parlamento europeo; 4. I codici di condotta delle assemblee elettive: un esempio di soft law