Abstract [It] La sentenza n. 131 del 2022 della Corte costituzionale chiude finalmente la questione dell’attribuzione del cognome, sostituendo la regola della trasmissione del solo cognome paterno con quella della trasmissione del cognome di entrambi i genitori, salvo loro diverso accordo. La nota ricostruisce il quadro giurisprudenziale precedente e si sofferma sull’uso peculiare dell’autorimessione, a cui la Corte ha fatto ricorso allo scopo di stimolare un intervento del Parlamento e al contempo di poter giudicare la regola generale di attribuzione del cognome.
Abstract [En] Constitutional Court’s judgement no. 131 of 2022, at long last, settles the question relating to the attribution of the surname: it replaces the rule imposing the assignment of the father’s surname to a child with the rule imposing the assignment of both parent’s surnames, unless they otherwise agreed. The paper reconstructs the former constitutional jurisprudence; then it analyzes how the Court raised a question of constitutional legitimacy before itself, in order to encourage the intervention of Parliament as well as to be able to judge the general rule on the surname attribution.
Scarica il file in formato PDF
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. L’evoluzione della giurisprudenza costituzionale sull’attribuzione del cognome ai figli. – 3. Questioni di metodo: l’autorimessione della questione sull’attribuzione del cognome paterno. – 4. Questioni di merito: la riscrittura della norma sull’attribuzione del cognome da parte della Corte costituzionale.