La scomparsa di Mario D’Addio(1923-2017)fornisce l’occasione per significare non soltanto l’ammirazione, la stima e la gratitudine per uno studioso come Mario D’Addio , ma anche rendere espliciti gli stretti rapporti che vi sono stati e vi sono sin dalle origini di questa Facoltà tra i giuspubblicisti in senso lato (costituzionalisti e filosofi del diritto in particolare ) e gli storici delle dottrine e delle istituzioni politiche .
Non si tratta ovviamente di ricordare in questa sede come il “costituzionalista” Gaetano Mosca sia stato il primo titolare di Storia delle istituzioni e delle dottrine politiche a Roma ed in Italia nel 1924,proprio quando vennero chiamati i primi docenti (tra cui Rossi e Rocco) della Scuola di Scienze politiche e amministrative, che si sarebbe ufficialmente costituita l’anno dopo in Facoltà(proprio su queste vicende D’Addio ha scritto pagine interessanti su Il politico nel 1993, ma anche sulle origini della Scuola di Messedaglia e Palma nel 1878 nel volume Passato e presente delle Facoltà di Scienze politiche). Né si tratta di evidenziare come il primo volume della prima serie delle pubblicazioni dell’Istituto di diritto pubblico e di legislazione sociale della Facoltà di Scienze politiche diretto da Luigi Rossi abbia pubblicato il volume di Antonio Marongiu su I parlamenti di Sardegna nella storia e nel diritto pubblico (1932).
Intendo invece mettere in evidenza come proprio la prima monografia di Mario D’Addio L’idea del contratto sociale dai sofisti alla riforma e il “De principatu” di Mario Salamonio […]