Un’estate calda quella francese, e non solo meteorologicamente, il cui “vero” epilogo è ancora tutto da scrivere. Può essere riassunta così la fase iniziata il 9 giugno scorso con le elezioni europee e la decisione del Presidente Macron di sciogliere l’Assemblea Nazionale, in seguito all’affermazione del partito di Marine Le Pen, il Rassemblement National, e lo scarso risultato ottenuto dal partito del Presidente Renaissance nella tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo.
Una decisione, quella del Presidente, forse inaspettata, ma non certo improvvida, istintiva o non meditata, come invece da più parti supposto e per questo criticata, dettata dall’esigenza (ma anche dalla necessità), come rimarcato dal Capo dello Stato stesso, di ridare la parola agli elettori – cosa che rappresenta, d’altronde, la stessa ragion d’essere […]
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SOMMARIO: INTRODUZIONE. – SEZIONI: 1. Partiti ed elezioni. – 1.1. I risultati delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. – 1.2. Il primo turno e secondo turno delle elezioni legislative e il ruolo del barrage républicain. – 2. Parlamento. – 2.1. Le leggi dell’ultimo scorcio della XVI legislatura. – 2.2. La formazione dei gruppi parlamentari della XVII legislatura. – 2.3. L’elezione del Presidente e la costituzione dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea Nazionale: il primo banco di prova di una legislatura che si preannuncia difficile. – 2.4. La richiesta di destituzione del Presidente della Repubblica ai sensi dell’art. 68 Cost. e l’avvio della procedura all’Assemblea Nazionale. – 3. Governo. – 3.1. Le dimissioni di Gabriel Attal. ¬– 4. Capo dello Stato. – 4.1. Lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale. – 4.2. Le consultazioni con i partiti politici e i gruppi parlamentari per la formazione del Governo e la nomina del nuovo Primo Ministro. – 5. Corti. – 6. Collettività territoriali. – 6.1. La nuova tappa del decentramento. – 6.2. Il rapporto della Corte dei Conti sulle finanze pubbliche locali.