Paolo Carnevale, I rischi dell’utopia della c.d. democrazia diretta

ABSTRACT

Lo studio si propone di ricostruire lo stato dei rapporti fra democrazia diretta e democrazia rappresentativa in Italia attraverso un’analisi delle principali forme di referendum popolare previste su leggi nazionali nel nostro ordinamento costituzionale. Vale a dire: referendum abrogativo e referendum costituzionale. La prima parte del lavoro è dedicata ad una rilettura dell’esperienza referendaria nel nostro Paese, quantitativamente assai più cospicua per il referendum abrogativo che per quello costituzionale e purtuttavia, in questo secondo caso, non meno significativa per indagare e cogliere segnali dell’attitudine del nostro sistema ad integrare la decisione maturata attraverso le consultazioni popolari nel circuito democratico-rappresentativo. Ne risulta un quadro nel complesso abbastanza controverso in cui i fraintendimenti, i conflitti e le noncuranze nel rapporto fra rappresentanza e diretta espressione della volontà popolare sembrano prevalere rispetto agli elementi di maggiore virtuosità, quasi a delineare una sorta di itinerario della reciproca incomprensione. Una simile conclusione apre la strada alla seconda parte del lavoro che si occupa di una recente proposta di revisione costituzionale degli artt. 71 e 75 Cost. (A. C. n. 1173), approvata in prima lettura alla Camera dei deputati, che, volendo introdurre nel nostro ordinamento una sorta di “iniziativa legislativa popolare rafforzata”, prende dichiaratamente le mosse dall’intento di rispondere allo stato insoddisfacente dei rapporti fra democrazia rappresentativa e democrazia diretta, attraverso un’operazione di rafforzamento della seconda che mira altresì ad irrobustire la prima. L’analisi, condotta adottando la stessa chiave di lettura utilizzata nella prima parte, evidenzia le eccessive indeterminatezze e i troppi punti oscuri del progetto, la cui presenza non consente di poter concludere che esso possa effettivamente rispondere allo scopo per il quale l’iniziativa di riforma costituzionale è stata intrapresa.

The study aims to reconstruct the state of relations between direct democracy and representative democracy in Italy through an analysis of the main forms of popular referendum on national laws in our constitutional system. That is: abrogative referendum and constitutional referendum. The first part of the work is dedicated to a reinterpretation of the referendum experience in our country, which is quantitatively much more conspicuous for the abrogative referendum than for the constitutional one and yet, in this second case, no less significant in order to investigate and grasp signs of the attitude of our system to integrate the decision made through popular consultations into the democratic-representative circuit. The result is an overall quite controversial picture in which misunderstandings, conflicts and carelessness in the relationship between representation and direct expression of the popular will seem to prevail over the elements of greater virtuosity, almost as if to outline a sort of itinerary of mutual incomprehension. Such a conclusion opens the way to the second part of the work that deals with a recent proposal for a constitutional revision of Articles 71 and 75 of the Constitution. (A. C. n. 1173), approved at first reading in the Chamber of Deputies, which, wanting to introduce in our system a sort of “strengthened legislative initiative of the people”, starts from the intention to respond to the unsatisfactory state of relations between representative democracy and direct democracy, through an operation of strengthening the second one which also aims to strengthen the first one. The analysis, carried out by adopting the same key of interpretation used in the first part, highlights the excessive indeterminacy and the too many dark points of the project, whose presence does not allow us to conclude that it can actually respond to the purpose for which the constitutional reform initiative was undertaken.

PAROLE CHIAVE: Referendum popolare – democrazia rappresentativa – integrazione – iniziativa legislativa popolare – revisione costituzionale

KEYWORDS: Popular referendum – representative democracy – integration – popular legislative initiative – constitutional revision

 

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Sommario: 1. La difficile storia dei rapporti fra democrazia rappresentativa e istituti partecipazione popolare: petizione e iniziativa legislativa popolare (cenni) – 2. Rappresentanza e referendum popolare – 3. Segue: il referendum abrogativo – 4. Segue: il referendum costituzionale – 5. Rinvigorire la democrazia diretta per irrobustire la rappresentanza: l’iniziativa in itinere di revisione degli artt. 71 e 75 Cost. – 5.1. La questione del quantum di iniziativa legislativa popolare – 5.2. La reale natura del dilemma referendario – 5.3. I rilessi sul regime giuridico della legge – 5.3.1. Segue: il problema della omogeneizzazione dei limiti per la proposta legislativa popolare e la legge parlamentare –  5.3.2. Segue: la delicata questione della promulgazione – 5.3.3. Segue: il problema della efficacia formale della legge scaturita dal nuovo procedimento – 6. Il nuovo quorum del referendum popolare – 7. Una conclusione.

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