Ringrazio di gran cuore Fulco Lanchester per avermi coinvolto in questo ricordo di chi fu uno degli amici e colleghi più cari, scusandomi se per problemi locomotori inerenti ai miei 89 anni sono collegato dalla mia casa fiorentina. Idealmente, però, sono con voi e accanto a voi. Mario, Mario Galizia era una persona complessa. Certamente non a una dimensione, come si diceva ai tempi della contestazione studentesca sulla scorta di un libro circolantissimo di Herbert Marcuse. Vedrei in Mario una caratterizzazione prevalente: la sua toscanità. Innanzitutto, fu forte su di lui l’influenza della madre, Gina Baldi, casentinese di Poppi. Si laurea in giurisprudenza a Firenze nel 1942, ma è dal 1944 che si pone come assistente del toscanissimo Calamandrei […]
Paolo Grossi, Mario Galizia, un uomo in ascolto
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