ABSTRACT
Diversi furono i testi delle costituzioni scritte stabilite in Italia in tempi successivi, in relazione alle maggiori vicende della storia europea. Prime furono le costituzioni repubblicane imposte nella Penisola in seguito alla Rivoluzione francese, cui seguirono i testi delle costituzioni degli ordinamenti monarchici sorti in dipendenza dall’Impero napoleonico. Successive furono le costituzioni concesse dai sovrani degli Stati preunitari, per gli eventi del 1848: fra di esse maggiore fortuna ebbe lo Statuto voluto da Re Carlo Alberto di Savoia, per il Regno di Sardegna, divenuto costituzione del Regno d’Italia dopo l’unificazione nazionale. Ultima fu la vigente Costituzione del 1948, simile nei caratteri alle costituzioni cosiddette “razionalizzate” diffuse nell’Europa continentale durante il primo dopoguerra e poi riprese nel secondo. Criterio principale fu di stabilire, nel testo votato dall’Assemblea costituente, oltre le dichiarazioni dei diritti fondamentali, anche le regole preliminari dell’organizzazione di governo. I criteri normativi del testo costituzionale furono frutto di compromessi deliberati da partiti diversi e pur opposti. Tali regole preliminari, contenute nel testo costituzionale, avevano necessità di svolgimenti e integrazioni mediante leggi ordinarie. Solo così il complesso istituzionale voluto nel 1946, ’47 poteva venire attuato. Ma una tale opera del legislatore ordinario si rivelò lenta, faticosa e incerta, soprattutto quanto all’organizzazione di governo. Riemersero nella fase di attuazione le divergenze dovute alle diversità di ideologie e di programmi esistenti fra i partiti che pur avevano concordato i compromessi.
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Sommario: 1. Derivazione da altri Paesi delle Costituzioni introdotte in Italia nel corso della sua storia – 2. La fondazione dell’ordinamento liberaldemocratico italiano nel secondo dopoguerra – 3. Disparità d’indirizzi ideologici nel testo della Costituzione del 1947 – 4. Insufficienza della disciplina sull’organizzazione di governo come enunciata nella Costituzione – 5. Le leggi ordinarie al fine di completare le regole preliminari sulle istituzioni supreme – 6. Un’osservazione finale