Per un giurista, il solo studio della modellistica costituzionale non appare sufficiente strumento di analisi delle forme di governo, posto che, dati i criteri definitori, si rischierebbe di giungere a una morfologia dei governi appiattita nella classica dicotomia che contrappone presidenzialismo e parlamentarismo. Così, per analizzare e definire meglio i cambiamenti intervenuti nel ruolo istituzionale e nell’attività dell’esecutivo, durante il periodo della c.d. Seconda Repubblica, Fortunato Musella in Il Premier diviso. Italia tra presidenzialismo e parlamentarismo, Milano, Egea Università Bocconi, 2012, pp. 195, dopo aver offerto un quadro storico istituzionale della transizione italiana, volge lo sguardo verso la dinamica istituzionale, dimensione capace di cogliere il reale funzionamento del sistema politico, sempre in bilico tra Kostitution e Verfassung. Più in generale, nel volume si tenta una valutazione del momento, dei percorsi, dell’intensità e dei limiti dell’innovazione istituzionale, intendendo con tale espressione un vasto parco di interventi relativi alle strutture di autorità dell’ordinamento italiano e, in particolare, quelli che incidono sui rapporti tra i supremi organi costituzionali in relazione alla funzione di indirizzo politico.
F. Petrini, Recensione a F. MUSELLA, Il premier diviso. Italia tra presidenzialismo e parlamentarismo, Milano, Egea Università Bocconi, 2012, pp. 195.
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