Nel Regno Unito il quadrimestre preso in esame è stato particolarmente denso di avvenimenti di rilevanza costituzionale. Senza dubbio la nostra analisi deve prendere le mosse dalla sentenza R (on the application of Miller and another) (Respondents) v Secretary of State for Exiting the European Union (Appellant) REFERENCE by the Attorney General for Northern Ireland – In the matter of an application by Agnew and others for Judicial Review REFERENCE by the Court of Appeal (Northern Ireland) – In the matter of an application by Raymond McCord for Judicial Review emanata il 24 gennaio dalla Corte suprema a seguito del ricorso presentato dal Governo contro il giudizio della High Court di Londra (Administrative Court) espresso nel caso R (Miller) -v- Secretary of State for Exiting the European Union2. Come noto, infatti, il 3 novembre 2016 la High Court aveva imposto l’intervento del Parlamento per l’attivazione della procedura di recesso dall’Unione europea.
La Corte suprema ha confermato quanto deciso dalla High Court, respingendo l’interpretazione del Governo secondo cui l’attivazione della procedura fissata dall’articolo 50 del Trattato di Lisbona, rientrando nel potere estero, era da considerare rientrante nella prerogativa regia, di fatto esercitata dall’esecutivo.
Secondo la Corte suprema, l’ingresso del Regno Unito nella Comunità europea, avvenuto a seguito dell’approvazione dell’European Communities Act 1972, ha comportato una modifica delle fonti del diritto interno e dell’assetto costituzionale del Paese, assetto che può essere alterato solo da una legge del Parlamento e non attraverso l’esercizio della prerogativa regia. Il giudizio della Corte non è stato unanime, dato che l’opinione di maggioranza, condivisa da otto giudici, è stata seguita da tre dissenting opinions dei giudici Reed, Carnwath e Hughes. Mentre la sentenza di novembre non aveva visto il coinvolgimento delle amministrazioni devolute, la Corte suprema ha invece deciso di accogliere la richiesta dei governi scozzese e gallese di partecipare alle sue udienze. Contestualmente ha, poi, esaminato anche due casi relativi alla Brexit presentati dall’Irlanda del Nord (Re McCord’s Application [2016] NIQB 85 e Agnew and others). Il primo nasceva da una causa, già respinta in Nord Irlanda, nella quale il ricorrente riteneva che in forza del Northern Ireland Act 1998 ogni modifica all’assetto costituzionale del Nord Irlanda doveva essere approvato dai cittadini delle 6 Contee e quindi, non era possibile attivare l’articolo 50 senza il loro consenso. […]
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