Il contributo di Vincenzo Mazzei alla Costituente, nel momento in cui viene raccordato, come metodologicamente corretto, al pregresso processo di formazione culturale e scientifico, nel suo caso collocato successivamente al consolidamento dell’ordinamento costituzionale fascista (1925-29), negli anni dell’evoluzione totalitaria piena e della sua fine (1938-43)- disvela una personalità del tutto peculiare ed originale, eccentrica per certi versi, rispetto alla posizione degli altri Costituenti docenti della Sapienza.
Tale connotazione, come si cercherà di dimostrare nel presente scritto, costituisce anche la chiave di lettura per comprendere le ragioni di un percorso di vita, che, dopo un brillantissimo e precoce esordio accademico e politico, culminato proprio negli anni della Costituente, non ha inteso, successivamente, per precisa scelta del suo protagonista, conseguire la stabilizzazione dell’attività universitaria e la prosecuzione dell’attività politica in alte istituzioni rappresentative. Il resto della sua parabola esistenziale longeva (la morte lo colse a 97 anni) fu caratterizzato dalla concentrazione della sua attività nell’attività forense, condotta per altro ad altissimi livelli e da una appartata collocazione di “padre nobile” (nell’accezione positiva del termine), che commentava lucidamente, fuori da ogni logica di parte, alcuni momenti dell’evoluzione-involuzione di quell’ordinamento repubblicano che aveva appassionatamente contribuito a costruire nei suoi fondamenti.
2 Profilo biografico- Vincenzo Mazzei nacque il 21 agosto 1913 in provincia di Catanzaro, a Nicastro (che, dal 1968, in unione con i comuni di Sambiase e S.Eufemia Lamezia, ha dato vita all’attuale comune di Lamezia Terme), da una stirpe di giuristi (un bisnonno notaio ai primi dell’ottocento ed il nonno ed il padre avvocati). Sulla base di una tradizione che ha visto nell’ateneo romano della Sapienza il riferimento per la formazione universitaria della medio-alta borghesia calabrese, si iscrisse giovanissimo alla Facoltà di Giurisprudenza, laureandosi, a soli 21 anni di età, il 12 luglio 1934, con una tesi in Filosofia del Diritto, relatore Giorgio Del Vecchio, sulla filosofia politica hegheliana. Nel 1937 si laureò anche in Scienze politiche nel medesimo Ateneo. Nell’anno accademico 1937/38 iniziò la sua attività accademica proprio presso tale ultima Facoltà, venendo nominato assistente volontario di Diritto pubblico comparato (che avrebbe assunto, subito dopo, la dizione di Diritto italiano costituzionale e comparato), su proposta dell’allora titolare Vincenzo Zangara. Dall’anno accademico 1938/39 svolse anche le funzioni di assistente volontario presso la cattedra di Dottrina dello Stato di Sergio Panunzio. […]
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SOMMARIO: 1. Premessa. 2. Profilo biografico 3. L’attività scientifica fino alla Costituente 4. Vincenzo Mazzei alla Costituente- 4.1 L’apporto al tema dei poteri legislativi dell’Assemblea costituente 4.2 L’apporto alla disciplina delle istituzioni e dei diritti connessi al pluralismo sociale ed economico 4.3 L’apporto ai temi dell’organizzazione dello Stato- 5. Conclusioni