Continuo il discorso avviato da Giuliano cercando di rispondere alla domanda: in che senso ed in che modo i costituenti della sapienza sono stati classe dirigente, come hanno contribuito al procedimento costituente? Secondo me le chiavi di lettura sono cinque, le enuncio e poi le passo in rassegna rapidamente l’una dopo l’altra. La prima, quella che diceva Giuliano: erano preparati e si preparavano. La seconda: seppero interpretare lo spirito del proprio tempo. La terza: seppero guardare fuori, furono attenti a quello che succedeva fuori d’Italia. La quarta è che si resero conto che bisognava rimettere in sintonia paese legale e paese reale, e l’ultima è che seppero essere portatori ed interpreti di idealità molto più lontane che, come dire, percorrevano la storia italiana.
Qualche parola su ciascuno di questi aspetti: sul primo, voglio cominciare con una citazione di Lussu, 31 gennaio 1948, siamo all’ultimo giorno: “Mortati”, cito, “è tra gli uomini che sognano continuamente costituzioni, che mangiano sera e mattina diritto costituzionale”, si ride, Andreotti aggiunge “ma Mortati è una persona seria, almeno”. E non aveva torto Andreotti perché, come dire, Mortati era preparato e si era preparato. Basta pensare al lavoro di preparazione della Costituzione, quell’opera gigantesca fu fatta in pochi mesi dal Ministero per la Costituente, è un’opera grandiosa, era una rivisitazione dell’Italia, pensate soltanto ai lavori della commissione per l’agricoltura, credo fosse presieduta da Medici, a quella presieduta da Pesenti, a quella sulla riorganizzazione dello Stato, a quella che non figura tra gli atti del Ministero per la Costituente perché, come una volta ha raccontato Giannini, dato che De Gasperi non voleva che si pubblicassero gli atti delle ricerche che erano fatte sui monopoli e sugli intrecci finanziari dell’industria italiana, dovettero nottetempo portare i piombi alla CGIL e furono pubblicati in un volume della CGIL, in un volume con una strana sigla che non saprei neppure interpretare oggi che era “Radar”, volumi introvabili ma che sono il frutto, ancora una volta, del Ministero per la […]