Nel 1927, Peteris Stucka[1] (1865-1932) ebbe a scrivere nell’Enciclopedia sovietica che “Il comunismo non è la vittoria del diritto socialista, ma la vittoria del socialismo sul diritto tout court poiché il diritto sparirà con l’eliminazione delle classi antagoniste”.
Il 1927 ha segnato l’apogeo e l’inizio della fine della NEP[2] (che aveva segnato nel 1921 la reintroduzione dell’economia di mercato ma “in misura limitata e per un tempo limitato”, per dirla alla Lenin). Introdotta nel 1921 e abbandonata ufficialmente nel 1930, la NEP venne sospesa nel 1926, con la proclamazione “dell’intensificazione della lotta delle classi”, la quale preludeva all’eliminazione di queste ultime, ovvero alla sparizione degli imprenditori e degli agricoltori indipendenti in “quanto classi”.