L’irrompere della pandemia da Covid-19 all’interno dei confini britannici, oltre alle drammaticamente evidenti ripercussioni prodotte sul fronte della salute, in termini di perdita di vite umane e contingente compressione dei diritti e delle libertà fondamentali quale soluzione generalmente individuata al fine di contenerne gli effetti, si è riverberata anche sul piano istituzionale, nella dinamica dei rapporti fra i rami della forma di governo, nonché sulla stessa forma di Stato, incuneandosi all’interno di una delle issues fondamentali dell’architettura istituzionale del Regno Unito: la devolution. Nel pieno di una fase di transizione nella quale le istituzioni delle singole Nations erano ancora focalizzate sulla riflessione volta a prender coscienza delle implicazioni politiche, costituzionali ed anche internazionali conseguenti alla Brexit, «durante i primi mesi del 2020 […] il Paese ha avuto la possibilità di sperimentare, sul piano pratico, quanto in 21 anni di devolution era accaduto solo in maniera graduale e parziale, vale a dire l’impegno contemporaneo di quattro Parlamenti e quattro Esecutivi nel fronteggiare un nemico comune, in quello che è stato definito un ‘four nations approach’».
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Sommario: 1. Premessa. – 2. L’iniziale “four nations approach” tra formale coordinamento e sostanziale omogeneità. – 3. L’allentamento delle misure restrittive e il progressivo disallineamento nella definizione della “exit strategy”. – 4. Riflessioni conclusive.