Nei primi quattro mesi del 2021, le vicende politico-costituzionali in Slovacchia hanno continuato a subire gli effetti del contesto pandemico, che ha visto il Paese tra i più duramente colpiti dalla seconda ondata autunnale-invernale e dalla terza ondata invernale-primaverile. Lo stato di emergenza è stato prolungato a più riprese, dopo che il 29 dicembre il Parlamento aveva confermato la possibilità di un prolungamento da rinnovarsi ogni quaranta giorni. L’8 febbraio, il Parlamento ha quindi rinnovato per altri quaranta giorni lo stato di emergenza, con l’accordo di tutti i partiti della coalizione; il Consiglio dei ministri ha poi nuovamente proposto l’estensione il 17 marzo e ancora il 26 aprile per altri trenta giorni, ottenendo la necessaria approvazione del Parlamento. Il prolungamento dello stato di emergenza è funzionale al mantenimento di diverse misure restrittive, tra cui il coprifuoco notturno. Il più recente accordo politico tra OĽaNO, SaS e Sme Rodina ha previsto tuttavia che si ponga fine allo stato di emergenza anche prima di trenta giorni, in caso di miglioramento della situazione pandemica. Solo alla fine di aprile sono state allentate le misure restrittive.
SLOVACCHIA: Simone Benvenuti, In un Paese travolto dalla crisi pandemica e sullo sfondo di un caos politico e istituzionale, si dimette il Primo ministro Igor Matovič e nasce il Governo Heger
Questa voce è stata pubblicata in:
Cronache costituzionali dall'estero, Nomos, Slovacchia e contrassegnata con Cronache costituzionali, Nomos 1-2021, Simone Benvenuti, Slovacchia. Contrassegna il Permalink.