Il quadrimestre preso in esame è stato segnato dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca come quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti e dalle prime iniziative in linea con i temi affrontati dal magnate americano nel corso della lunga campagna elettorale che lo ha visto trionfare su Hillary Clinton. A poche ore dal tradizionale discorso di insediamento, Trump ha firmato una serie di executive orders.
Oggetto degli ordini esecutivi sono l’immigrazione, la sicurezza nazionale, il clima e la riforma sanitaria. Il contenuto altamente divisivo dei provvedimenti ha suscitato polemiche e proteste in un Paese già attraversato da tensioni per l’inaspettata vittoria di un candidato inviso allo stesso establishment repubblicano. In particolare, uno dei provvedimenti maggiormente contestati, è quello che vieta l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di alcuni Paesi a maggioranza musulmana, il cd. Muslim Ban.
Il provvedimento è stato inizialmente sospeso in seguito all’intervento delle Corti su ricorso di alcuni Stati che guidano l’opposizione all’amministrazione Trump, tra cui spicca la California. Nel Golden State in questi mesi si è affermato e diffuso il movimento per la conquista dell’indipendenza dello Stato, Yes California. La California è nel mirino dell’amministrazione Trump anche perché i suoi vertici politici si sono apertamente schierati a favore delle cd. Sanctuary cities, città e contee, accusate di avere legislazioni e prassi poco collaborative nei confronti delle autorità federali dell’immigrazione, oggetto anch’esse di un ordine esecutivo presidenziale bloccato a fine aprile dalla Corte distrettuale di San Francisco. La questione delle città santuario si lega al tema dell’immigrazione e ai costanti richiami, fatti da Trump nel corso della campagna elettorale, alla necessità […]