Nella più antica tragedia greca pervenutaci, “i Persiani” di Eschilo, rappresentata ad Atene nel 472 a.C. viene narrata una delle più importanti vittorie degli ateniesi, la battaglia di Salamina e come il re dispotico di Oriente, Serse, sia stato sconfitto dall’equilibrato e democratico sistema politico ateniese. La novità della narrazione di Eschilo consiste nell’assumere il punto di vista degli sconfitti. “I Persiani” è infatti la tragedia dei vinti. Il re persiano Serse deve affrontare le conseguenze della sua “hybris” ─tracotanza, la prima forma di ingiustizia come annientamento sproporzionato dell’altro da sé, come superamento dei limiti consentiti─ che si oppone alla “dìke” e al “nomos”. La drammaturgia antica metteva in guardia dalle seduzioni degli eccessi, della presunzione, della superbia e della dissennatezza che conducono inevitabilmente all’incontro con la giustizia e con l’assunzione di responsabilità.
La validità dei moniti contenuti in questo antico dramma è palesemente attuale. In esso è possibile rinvenire importanti elementi riferibili alle vicende che in questi mesi hanno interessato l’ordinamento statunitense, sebbene nemmeno Eschilo avrebbe potuto immaginare l’irrefrenabile perseveranza di Donald Trump nel negare l’evidenza della sconfitta elettorale, un comportamento ben diverso da quello che il drammaturgo greco propone sin dalla prima scena del coro, in cui un Serse disperato e piegato dal dolore si straccia le vesti dinanzi all’immane tragedia della sconfitta del suo esercito. Le elezioni presidenziali del 3 novembre passeranno alla storia per essere state le più contestate di sempre. Il voto è seguito ad una campagna elettorale dai toni estremamente aggressivi e segnata da attacchi senza esclusione di colpi che hanno toccato l’apice nel corso del primo dibattito televisivo tra Donald Trump e Joe Biden, il 29 settembre, quando il moderatore è stato totalmente sopraffatto e neutralizzato dall’aggressività del Presidente in carica, e il popolo americano è stato costretto ad assistere ad uno degli spettacoli più degradanti per la Presidenza e il Paese tutto. Certamente, i quattro anni di amministrazione del Presidente Trump facevano presagire le difficoltà che si sarebbero presentate non solo in campagna […]