Cosa ci può riservare la coda della legislatura sul piano dell’innovazione istituzionale? Distinguiamo il piano costituzionale, quello regolamentare e quello ordinario. Sul piano costituzionale credo che si possa tracciare alla distanza un bilancio parziale delle riforme introdotte che ci può illuminare anche per il futuro. A parte il primo intervento sulla parte dei Principi, che ha introdotto il diritto all’ambiente nella Costituzione e che ha un suo significato autonomo, di aggiornamento puntuale, le altre due riforme (la riduzione del numero dei parlamentari e l’allineamento dell’elettorato attivo del Senato su quello della Camera) possono e debbono essere lette insieme, come anelli successivi, incrementali di una medesima linea. […]
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