Tre punti di consenso con Enzo Cheli e due di perplessità.
Mi limito ad alcuni aspetti sommari, distinguendo ciò che mi sembra importante e condivisibile da due aspetti che mi lasciano perplesso.
Le tre notazioni più importanti del testo del professor Cheli mi sembrano quella sulla scelta di riforme più delimitate, che quindi si prestino meglio ad essere valutate nel merito (p. 41); quella che a proposito di formule elettorali sostiene la preferibilità di sistemi misti, che consentano sia di fotografare sia di trasformare i voti esaminando vari correttivi maggioritari compreso un premio di maggioranza limitato (pp. 54-55) e quella sulla indifendibilità dell’attuale bicameralismo, le cui discutibili differenze interne sono ormai state ridotte in modo progressivo e decisivo, in ultimo con l’equiparazione degli elettorati (pp. 77-85) […]
Stefano Ceccanti, Il libro di Enzo Cheli: consensi e riserve
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