Abstract [It]: In vista della prima applicazione della riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari, questo articolo rivolge lo sguardo all’organizzazione interna per commissioni del Parlamento, soffermandosi in particolare sul possibile rilancio della Commissione parlamentare di Vigilanza su Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., alla luce del mutato ruolo storico ed economico dell’ente controllato. A tal fine, lo scritto ricostruisce le varie teorie legate alla natura dell’organo all’interno del c.d. sistema delle Commissioni. Successivamente, si propongono tre opzioni riformatrici tendenti ad una rivitalizzazione della Commissione di Vigilanza stessa, tutte sottese alla finalità più ampia dell’opportuna riaffermazione del controllo parlamentare sulla finanza pubblica.
Abstract [En]: In view of the first implementation of the reform on the reduction of the number of Members of the Parliament, this article looks at the internal organization through committees, focusing in particular on the possible relaunch of the Parliamentary Commission for the Control on “Cassa Depositi e Prestiti”, in light of the changed historical and economic role of the controlled entity. To this end, the paper delves into the various theories related to the legal nature of the body within the so-called system of Commissions. Subsequently, three reforming options aimed at revitalizing the Commission itself are proposed, all underlying the broader aim of a timely reaffirmation of parliamentary control over public finances.
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SOMMARIO: 1. A mo’ di premessa: vecchi e nuovi problemi sull’assetto organizzativo del Parlamento italiano. – 2. Le ragioni sottese all’impulso riformatore: a) il mutato ruolo di Cassa Depositi e Prestiti. – 3. Segue: b) le criticità conseguenti alla riduzione del numero dei parlamentari. – 4. La collocazione sistematica della Commissione di Vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti. – 5. Tre opzioni riformatrici in vista di una rivitalizzazione della Commissione di Vigilanza. – 6. Conclusioni: per una riaffermazione del controllo parlamentare sulla finanza pubblica?